I RAGGI SOLARI
di Simone ZaninAll’interno dello spettro della luce solare sono presenti le radiazioni ultraviolette che sono molto pericolose per la nostra cute. Queste radiazioni, conosciute anche come Raggi UV, si suddividono in tre categorie: i raggi UVC, UVB e UVA.
I raggi UVA hanno una lunghezza d’onda che va dai 315 ai 400 nm, sono raggi molto penetranti e in quanto tali, sono in grado di raggiungere il derma e alterare la struttura delle fibre di collagene e dell’elastina. La loro radiazione causa un invecchiamento precoce della cute e favorisce l’insorgenza di diverse patologie cutanee.
I raggi UVB sono raggi con una lunghezza d’onda di 280-315 nm, sono i meno penetranti rispetto agli UVA e per questo motivo si fermano sullo strato più superficiale della pelle, colpendo l’epidermide. I raggi UVB sono responsabili di eritemi e delle scottature sulla pelle.
I raggi UVC hanno una lunghezza d’onda che va dai 100 ai 280 nm e sono raggi molto pericolosi per la nostra cute. Fortunatamente, questi raggi vengono assorbiti dai gas della stratosfera (tra cui l’ozono) e attualmente non riescono a raggiungere la superficie terrestre e danneggiare così la nostra pelle. Questa tipologia di raggi UV ci fa capire l’importanza di preservare la consistenza dei gas della stratosfera e della barriera dell’ozono.
DIFFERENZA TRA SCHERMI FISICI E FILTRI CHIMICI
Le protezioni solari rappresentano per la pelle la più importante arma di difesa nei confronti dei raggi UV. L’efficacia e la sicurezza delle protezioni solari si basa sulla tipologia di filtro impiegato e sulla quantità delle molecole-anti UV contenute all’interno..
Le protezioni solari devono rispettare precisi requisiti di legge e superare una serie di test che garantiscano la protezione effettiva dai raggi UVA e UVB e che servono per determinare l’SPF dichiarato (Sun Protection Factor).
Le diverse tipologie di prodotti di protezione solare non si distinguono però in base alla maggiore o minore efficacia ma si distinguono in base al meccanismo di azione protettiva che utilizzano, che può essere soltanto di due tipi: una protezione basata sui filtri fisici oppure una basata sui filtri chimici.
― FILTRI CHIMICI ―
La protezione solare che utilizza il filtro chimico è la più diffusa, in quanto la più economica, ed è anche più facile da lavorare dando come risultato una crema dalla texture più morbida. I filtri chimici sono sostanze derivate da sintesi che assorbono in modo selettivo le radiazioni dannose dei raggi UVA e UVB ( alcuni solo i raggi UVA corti, altri solo gli UVB) ed è necessario consultare bene l’etichetta per verificare che ci sia una protezione completa. I filtri chimici raccolgono le radiazioni UV e le dissipano sulla superficie della pelle trasformandole in calore o fluorescenza, assorbendone però una parte e creando possibili irritazioni e fototossicità.
La composizione dei filtri chimici può dar luogo a sensibilizzazioni e allergie, può anche interferire con il sistema endocrino e può causare anche tossicità, come nel caso accertato del filtro PABA, vietato dal 2009 dopo essere stato dichiarato cancerogeno.
In ultima, gli elementi contenuti nei filtri chimici sono anche molto inquinanti per l’ambiente marino, a tal punto da esserne stato vietato l’utilizzo in alcuni Paesi.
― FILTRI FISICI ―
I filtri fisici, detti anche inorganici, sono invece formati da particelle minerali che creano un vero e proprio schermo alle radiazioni UV e per questo è più corretto chiamarli SCHERMI FISICI. Queste particelle sono in grado di riflettere i raggi solari, evitando che le radiazioni UV possano penetrare o accumularsi sulla nostra cute. A differenza dei filtri chimici, quelli fisici:
― non trattengono il calore né penetrano nella pelle;
― non vengono scomposti;
― non interagiscono e non vengono alterati, né danneggiati dalle radiazioni solari;
― sono in grado di respingere sia i raggi UVA che gli UVB;
― riflettono le radiazioni solari senza assorbire sulla cute;
― non provocano surriscaldamento della pelle e la proteggono efficacemente.
Gli schermi fisici sono inoltre fotostabili, quindi sicuri per la salute della pelle perché rispetto ai filtri chimici non sono allergizzanti.
Gli schermi fisici più utilizzati per la protezione dai raggi solari UV sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio.
― ossido di zinco ―
L’Ossido di Zinco è una sostanza minerale in grado di respingere sia i raggi UVB che gli UVA e al suo stato naturale si presenta come una polvere bianca. L’ossido di Zinco è compatibile con la pelle e per rafforzare la protezione viene spesso utilizzato in combinazione con il biossido di titanio.
― biossido di titanio ―
Il Biossido di Titanio è un minerale che possiede un elevato indice di rifrazione ed è in grado di riflettere e disperdere la luce del sole, schermando in modo particolare i raggi UVB ma anche gli UVA. Il Biossido è fotostabile ed è pienamente compatibile con la pelle.
― filtri nano ―
I Nanomateriali vengono definiti ai sensi della Raccomandazione del 18 ottobre 2011 dalla Commissione Europea come “componenti con dimensioni comprese fra 1 e 100 miliardesimi di metro”. Si tratta dunque di materiali straordinariamente piccoli (nano particelle) ottenuti artificialmente in laboratorio e i loro effetti sulla pelle sono ancora incerti.
Nel 2004 diversi istituti di ricerca lanciarono un serio allarme sulla possibile pericolosità delle nanoparticelle per la salute umana e per questo motivo vige ora l’obbligo di segnalare in etichetta se sono presenti nanoparticelle all’interno del prodotto.
PERCHÉ SCEGLIERE SOLARI CONTENENTI SCHERMI FISICI?
Le scelte etiche ed ecosostenibili che abbiamo compiuto come azienda ed ereditato dalla scienza PNEI, ci hanno portato a realizzare da sempre delle protezioni solari con schermi fisici, nonostante la loro lavorazione sia più complessa, in quanto è più difficile ottenere una texture morbida e piacevole al tatto.
Dopo numerosi anni di ricerca e di perfezionamento siamo riusciti ad ottenere risultati davvero soddisfacenti, ben lontani dai primi solari con schermi fisici che lasciavano un fastidioso “effetto biancastro” sulla pelle.
Oggi siamo in grado di formulare delle creme solari con schermi fisici davvero molto fluide, con dei pigmenti che donano un piacevole colorito ambrato alla pelle.
Nonostante i filtri chimici siano più economici, più facili da lavorare e rendano la texture più morbida, gli schermi fisici presentano numerosi vantaggi in più:
― sono fotostabili, quindi non creano sensibilizzazioni alla pelle;
― hanno un minor impatto ambientale;
― hanno un profilo tossicologico migliore rispetto ai filtri chimici;
― non sono interferenti endocrini come lo sono alcuni filtri chimici;
― non inquinano la flora e la fauna marina.
Riguardo a quest’ultima differenza, l’utilizzo di creme solari con filtri chimici è stato bandito infatti in alcuni Paesi del mondo, tra cui Palau, le Isole Vergini americane, Aruba, le Hawaii e l’Isola caraibica di Bonaire.
Scegliere protezioni solari con SCHERMI FISICI, significa quindi proteggere la propria pelle in modo più efficace, ma anche salvaguardare la natura e tutti gli esseri viventi che abitano l’ambiente marino.
I SOLARI PNEI COSMESI
Perché scegliere la LINEA SOLARI di PNEI Cosmesi?
Oltre ai vantaggi già illustrati nell’utilizzo dei schermi fisici vogliamo sottolineare anche quelli derivanti dall’utilizzo della nostra linea SOLARI. I nostri prodotti di protezione solare:
― sono formulati con soli schermi fisici e non contengono nanoparticelle;
― offrono una efficace protezione da radiazioni UVA e UVB;
― sono dermoaffini e contengono importanti antiossidanti;
― contengono fosfolipidi che mantengono un’adeguata barriera di permeabilità perché fotostabili;
― non contengono sostanze allergizzanti come i profumi e sono profumati con il monoi al mango;
― contengono un booster naturale ricavato dal caffè che amplifica la protezione solare.
LA FASE IMPORTANTE DELL’ABBRONZATURA: IL DOPOSOLE.
Per ottenere sulla pelle un’abbronzatura uniforme, sana e duratura è necessario prendersi cura soprattutto nella fase che segue l’esposizione ai raggi solari. Lo stress causato dai raggi, dalla salsedine, dal vento e dalla sabbia richiede infatti un’azione idratante, restitutiva e lenitiva per riequilibrare la pelle, lenire i rossori, prevenire le screpolature e rendere l’abbronzatura più uniforme, luminosa e duratura.
Per coprire tutte le necessità della pelle dopo l’esposizione al sole ed esaltarne l’abbronzatura, abbiamo ideato una crema che potesse rappresentare un vero e proprio trattamento doposole: la Crema Doposole di PNEI Cosmesi. Questa crema si caratterizza per la sua attività lenitiva, emolliente, stimola la riepitelizzazione ed è idratante, è in grado di valorizzare, fissare e mantenere l’abbronzatura con effetti che durano più a lungo nel tempo.
RISPETTO DELLA PELLE
Utilizziamo un’elevata percentuale di schermi fisici per sostituire quelli chimici. I filtri fisici sono amalgamati con lipidi di origine vegetale per avere una texture morbida e spalmabile sulla pelle, evitando il tipico “effetto biancastro”. Grazie a questa formula garantiamo l’assenza della produzione di radicali liberi.
RISPETTO DELL’AMBIENTE
Lo Schermo Fisico, rispetto al filtro chimico, ha un minore impatto ambientale. Per evitare l’inquinamento marino Il filtro fisico non è waterproof e non prevede un packaging secondario.
RISPETTO DELL’ APPLICAZIONE
Il prodotto va applicato su tutte le aree foto esposte mezz’ora prima dell’esposizione e poi va applicato nuovamente ogni due ore, così come dopo ogni bagno. Alla fine dell’esposizione solare è necessario applicare il doposole per rafforzare l’abbronzatura.
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